Day 60

Diario, 21 aprile 2020, giorno di lockdown n. 60. 

La Lombardia è la regione più colpita dal coronavirus in Italia. Le sirene delle ambulanze fanno da sottofondo ai nostri giorni e alle nostre notti da quasi 60 giorni. È difficile mantenere la lucidità e la fiducia in un momento simile: non sono mancati e non mancano i momenti di sconforto e paura.
La cosa migliore da fare è comunque accettare la situazione, trovando in fretta il modo di trasformare la quotidianità introducendo nuove sane abitudini, e cercando  anche da lontano, di coltivare le relazioni umane.

Servono almeno 60 giorni per consolidare una nuova abitudine: da oggi quindi possiamo dire di averne introdotte di nuove. Si rinforzano anche alcune di quelle che già esistevano, altre si abbandonano, per riprenderle chissà quando o forse mai più (personalmente ho abolito al 100% colf, parrucchiere, estetista, palestra, bar e cene al ristorante al chiuso per due anni, e indovinate? Sto meglio di prima, credo continuerò con queste nuove abitudini anche nella mia vita post-lockdown).

Di casa in casa, si può e si deve rimanere connessi.
Ho raccolto qui tutte le foto state scattate durante una videochiamata, in diretta.

Le videochiamate sono avvenute tutte nel periodo 12 aprile- 2 maggio 2020.

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Per ingrandire le foto selezionare dal proprio dispositivo la visualizzazione in “modalità desktop”, quindi cliccare sulla foto.

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Diary, April 21, 2020, lockdown day n. 60.

Lombardy is the most affected region by the coronavirus spread in Italy. The sirens of ambulances have been the background to our days and nights for almost 60 days. It is difficult to maintain clarity and confidence in such a moment: there were and there are moments of discouragement and fear.
The best thing to do, however, is to accept the situation, immediately finding a way to transform everyday life by introducing new healthy habits, and trying, even from a distance, to cultivate human relationships.

It takes at least 60 days to consolidate a new habit: from today we can therefore say that we have introduced new ones. Some of those that already existed are also strengthened, others are abandoned, to take them back who knows when.

From house to house, you can and should stay connected.

Thanks to all my travel companions from house to house in quarantine, I have collected here some moments of sharing in these days of physical isolation but of inner closeness.

All the photos were taken during a live video call.

The video calls took place between April 12 – May 2, 2020.

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i miei compagni di viaggio:

 

Tecla e Franco: auguri di compleanno e torta con candeline a distanza (Arona)

La mia amica Donatella con i suoi libri di storia dell’arte e di filosofia e i suoi allenamenti (Pavia)

La mia amica Sara e le sue colleghe del laboratorio analisi dell’Ospedale CoVid-19 di Tortona (AL)

Il pianista Umberto Petrin ritratto nell’altra sua anima, quella letteraria, mentre scrive tra i suoi quadri e i suoi libri (Voghera)

Il mio amico Andrea mostra i suoi disegni (Novi Ligure)

La mia amica e collega Federica con i suoi familiari musicisti: Antonio, Nicola e Polly (Milano)

l mio amico Salvo si allena in bici sui rulli in giardino (Boffalora sopra Ticino)

Mario fa gli auguri con l’uovo di Pasqua dal reparto (Alessandria)

Sergio: ci siamo conosciuti su Instagram come fotoamatori (Roma)

I miei amici Andrea e Marta durante la quarantena hanno scoperto l’acro-yoga (Arquata Scrivia)

La mia amica Susie Georgiadis, soprano, canta per me (Piacenza)

I miei genitori Elide e Pietro mi salutano (Voghera)

La mia amica storica Irene e suo marito David con il loro cane Athena (Arzachena, Sardegna)

La mia amica e collega Barbara si fa truccare dalla figlia Giorgia davanti all’albero di Pasqua (Roma)

Il mio amico Enrico legge un libro (Novara)

Il mio compagno di esercizi di doppiaggio, lo speaker e doppiatore Joe Prestia, legge un testo (Sciacca)

Paola M. con le sue dirette fitness su Instagram. Ho  “conosciuto” Paola durante la quarantena e lei ha favorito la mia nuova abitudine di allenarmi quotidianamente a casa (Piacenza)

La mia amica Paola B. con le sue campane tibetane (Verbania)

Un webinar sulla mindfulness (Milano). La mindfulness era già  una mia abitudine ma adesso ho finalmente trovato il tempo di seguire questo seminario

Julia, la figlia della mia amica Silvia, prende lezioni di piano via Skype (Minneapolis, USA)

Il mio amico Emilio alla sua postazione computer (Genova)

Matilde, la figlia della mia amica Paloma, gioca vestita da Elsa di Frozen (Cleveland, USA)

Il fotografo naturalistico Milo Ramella. Durante il lockdown, di giorno mi vende e consegna a domicilio il terriccio per le piante; di sera ritorna fotografo (Pavia)

Mia zia Rita vestita da “l’amante del marchese Malaspina” (Voghera)

La mia amica Alessandra torna dal lavoro in bici (Monaco di Baviera, Germania)

La mia amica Paola pratica la meditazione di consapevolezza (Pavia)

Il mio amico e collega Roberto con il suo gatto (Vercelli)

Il mio amico Maurizio stira le camicie (Torino)

Michele Casadei Massari, (titolare di Piccolo Cafè NYC e Lucciola NYC) e Valentina, in una sessione di rasatura capelli (New York, USA)

La mia amica Serena in relax (Roma)